Tribunale di Milano, Sentenza n. 5681/2021
Un bambino di 3 anni viene morso al volto da un cane di proprietà di Caia ma detenuto da un’amica della stessa, tale Mevia. Può Caia essere ritenuta responsabile - ai sensi dell'art. 2052 c.c. -per l’aggressione posta in essere dal suo cane in danno del bimbo nonostante il cane non fosse con lei in quel momento?
La responsabilità per il danno cagionato da animali si fonda (solo) sulla sola relazione tra l'animale e chi esercita un potere di controllo sullo stesso (una sorta di ritenuta tutela dell’incolumità dei terzi). Per rispondere alla domanda e quindi individuare o meno in Caia colei che dovrà rispondere dei danni procurati al bimbo, occorre allora svolgere alcune precisazioni intorno alla figura dell'utilizzatore dell'animale e cioè di “chi se ne serve per il tempo in cui lo ha in uso”. In questo caso Mevia.
Orbene nel caso scrutinate è emerso come il cane fosse stato affidato per alcuni giorni a Mevia, amica di Caia, sulla base di un rapporto di amicizia. Non in via transitoria (ad es. per una passeggiata) bensì per alcuni giorni. Per le modalità dell'affidamento del cane è ragionevole ritenere -secondo il Tribunale milanese e secondo prevalente dottrina-che Caia avesse dismesso l'effettivo potere di controllo sul cane trasferendolo a Mevia.
Caia si è dunque spogliata del potere di governo sull'animale nel momento in cui si è trovata a chilometri di distanza, lasciando che altri si occupassero del cane. La configurabilità di una posizione di garanzia in capo al proprietario postula che lo stesso sia in grado di controllare la fonte di pericolo e che faccia uso del cane, derivando il rischio e, la relativa responsabilità per i danni, dall'utilizzo dell’animale.
Alla luce delle considerazioni che precedono, la domanda del genitore del bimbo proposta unicamente nei confronti di Caia, quale proprietaria del cane, non può che essere respinta, difettando la relazione di custodia tra la convenuta e l’animale nei termini ora espressi. Così si legge nella sentenza n. 5681/2021 del Tribunale milanese.