November 24, 2025

UN "COMPAGNO" DI BANCO SPECIALE

Empatia e rispetto verso umani e non umani, consapevolezza delle regole quali esse siano, attenzione, collaborazione, partecipazione. Sono desiderata di ogni insegnante. Anche della prof.ssa Moira Durante, Vicepreside della Scuola Media degli Istituti De Amicis di Milano. Innamorata della sua professione, quella di insegnante, e da sempre attenta al bisogno e alle richieste di suoi giovanissimi discepoli, ha lanciato una scommessa al Preside degli Istituti De Amicis, il Dott. Stefano Massa. Vuoi vedere che se portiamo un cane in classe tutto diventa più bello? Migliora il benessere dei ragazzi e di conseguenza il loro apprendimento?

Questa scommessa nasce nel corso dello scorso anno scolastico. Da un incontro, uno di quelli belli. Con Ferruccio Pilenga, Presidente e fondatore del gruppo cinofilo per il salvataggio "Unità Soccorso Cani Salvataggio Nautico" meglio conosciuto come SICS. Un incontro che ha visto due momenti. Quello in cui i SICS, o meglio una sua rappresentanza, è venuta ad incontrare gli studenti della Scuola Media De Amicis, con i loro splendidi cani. Un secondo momento, quando gli studenti del De Amcis sono andati al mare di Milano, l’Idroscalo, per assistere ad una esercitazione SICS.

La scommessa della prof.ssa Durante ha trovato un destinatario particolarmente sensibile al rapporto uomo-animale. E’ il Preside Massa che ha subito raccolto la sfida. Sia chiaro. Una sfida nel rispetto di precise condizioni quali la sicurezza e il benessere degli studenti e degli animali. I Sics sono cani addestrati e certificati; ci deve essere, come vii è sempre stato, il consenso delle famiglie. E soprattutto il rispetto per coloro che non condividono la medesima empatia per i cani quale che sia la ragione. Ma quale è invece la ragione che ha spinto la Vicepreside della Scuola Media De Amicis ha credere nel progetto “Un nuovo amico in classe?” Mi ha spiegato la prof.ssa Durante che l’arrivo di un cane all’interno di una casa stimola indiscutibilmente un senso di responsabilità nel ragazzo/a che dovrà in qualche modo prendersi cura del nuovo arrivato. E tale assunzione, ha proseguito  sempre la prof., avrà altri effetti positivi. Primo tra tutti un senso di maggiore sicurezza del ragazzo verso se stesso/a.

Tanti anni fa Marcello Bernardi, pediatra, punto di riferimento per i genitori che hanno la mia età scriveva che   “Vivere con gli animali favorisce atteggiamenti psicoaffettivi di una certa importanza, come la pietà, la solidarietà, la protezione, la fiducia, la tolleranza. L’amore per l’animale è una porta aperta verso l’amore universale, cosmico.” Qualche anno dopo Enrico Alleva, autorevole etologo, già Presidente della Scuola italiana di Etologia, in un suo libretto “Consigli ad un giovane etologo”, rubando la penna a Gianni Rodari racconta della Tartona, una immensa tartaruga che ha accompagnato la sua infanzia, ricordandoci come sia importante la presenza di un animale (che non deve essere necessariamente un cane o un gatto) nella vita di un bambino. Mancando, quest’ultimo maturerà una diffidenza verso gli animali che potrà divenire paura o, peggio, il bambino considererà gli animali come uomini proiettando su di loro pericolose negatività irrispettose di ogni necessità psicofisica riconducibile ad una animale.

Venendo ad oggi uno studio della British Columbia University, in Canada, pubblicato sulla rivista scientifica «Stress & Health» ha confermato come la presenza del migliore amico dell’uomo si riveli di grande supporto per il benessere degli studenti. Diminuiscono in modo importante i livelli di stress derivanti dalle preoccupazioni per gli impegni legati allo studio ed agli esami.

E’ peraltro noto come la crudeltà nei confronti degli animali figura fra i criteri diagnostici di disturbi comportamentali dove le regole del consesso civile vengono violate. Una pericolosa predittività.

E allora evviva un progetto come quello che si vuole sperimentare agli Istituti De Amicis, come tante altre realtà scolastiche hanno fatto nel colposo e voluto silenzio di tanti. E stamattina sii sono fatte le prove generali.

Dopo una breve presentazione dei cani  SICS che ha occupato qualche minuto in ogni classe dove gli studenti hanno fatto trovare  un kit di benvenuto per il breve soggiorno in classe (ciotola, biscottini e bandana personalizzata), ogni cane è rimasto all’interno di ciascuna classe. Nella prima ora i volontari Sics hanno raccontato chi è un canee SICS, cosa fa e perché lo fa. Nell’ora successiva le lezioni sono proseguite all’interno delle classi e i cani, uno  per classe, hanno “solo” assistito alla lezione. I ragazzi sono stati coinvolti in modo emozionante e hanno interagito con i cani in modo sorprendente.

Qualcuno, ma è tutto da verificare, avrebbe sentito uno dei tre cani (due retrivier eun labrador) sussurrare ad uno studente che presto sarebbrro tornati tra loro. Io me lo auguro davvero. E credo anche i ragazzi della Scuola Media De Amicis.

Un grazie particolare alla prof.ssa Durante, al preside Massa, ai Sics!!! E soprattutto ai meravigliosi cani che stamattina hanno portato tanta gioia e serenità tra ragazzi e adulti. Nessuno escluso.

fp