November 12, 2023

LITE TRA GENITORE E INSEGNANTE, DIFFAMAZIONE O LEGITTIMA DIFESA?


Un insegnante sporge denuncia e querela per diffamazione  nei confronti di un genitore di un proprio alunno quindi ne chiede la condanna in sede civile al risarcimento dei danni.

Il genitore invoca la legittima difesa e chiede la condanna -sempre in sede civile-  dell’insegnante ritenuta colpevole di abuso dei mezzi di correzione perpetrato nei confronti del di lui figlio.

Respinte entrambe le domande in promo grado, il giudice di appello (Trbunale) ritiene che il genitore nel pronunciare le parole offensive nei confronti dell’insegnante aveva invero  agito per tutelare il figlio minore dal pericolo che quel comportamento dell’insegnante  potesse  reiterarsi.  Riconosce quindi l’abuso dei mezzi di correzione e condanna  l’insegnante al risarcimento dei danni.

La vicenda  giunge in Cassazione (ordinanza  n. 24848 del 18 agosto 2023). Per Il giudice di legittimità l'aggressione verbale del genitore all'insegnante non integra affatto gli estremi della legittima difesa, è  sproporzionata e non rispetta il requisito della contestualità per essere trascorsi ormai tre giorni dal rimprovero della docente. Lasso di tempo, precisa la Cassazione, tale da consentire al genitore  di attivare eventuali (più) legittime forme di tutela del minore (il ricorso all'autorità giudiziaria al fine di ottenere eventualmente un provvedimento idoneo alla predetta tutela).

Quel genitore, scrive la Corte, si era coscientemente e consapevolmente determinato a recarsi appositamente presso l' istituto scolastico al deliberato fine di insolentire l’insegnante, in attuazione di una forma comportamentale qualificabile non certo in termini "di legittima difesa” bensì caratterizzata da una sorta di inammissibile ricorso ad un inammissibile modello di "giustizia fai da te", sempre più frequentemente e tristemente riscontrata nei rapporti d'oggi tra genitori ed insegnanti.

Segue il rinvio al Tribunale per un riesame della vicenda.