Sentenza civ. n. 167/2022
TRIBUNALE DI AOSTA
L’oggetto della causa qui in commento riguarda un incidente sulla neve. Tizio, sciatore, entra in rotta di collisione con Caio (snowboardista). Lo scontro è inevitabile. Le conseguenze - per lo sciatore - importanti. Riporta infatti una frattura scomposta al malleolo perone destro che richiede due interventi chirurgici.
Lo sciatore cita in giudizio avanti il Tribunale di Aosta lo snowboardista per sentirlo condannare a tutti i danni patrimoniali e non, conseguenti allo contro. Inevitabile il ricorso alla consulenza tecnica d’ufficio di carattere medico che conclude affermando sia che le lesioni riportate da Tizio sono di natura traumatica e del tutto compatibili con il trauma sofferto, sia che alcun dubbio vi può essere circa il rapporto di causalità tra l' evento dedotto in causa e le lesioni lamentate.
Tale conclusione peritale non si traduce automaticamente in una riconosciuta responsabilità dell’uno nei confronti dell’altro (e dunque dello snowboardista nei confronti dello sciatore). Quello che deve risultar acclarata è la dinamica dell’incidente in termini di esclusiva ( o prevalente) responsabilità dell' una o dell' altra parte. Invero il Tribunale adito ritiene che dalla documentazione in atti non si perviene a tanto. In buona sostanza la ricostruzione dell’incidente appare compatibile con la ricostruzione dei fatti prospettata da entrambe le parti.
In tale caso e riassumendo, il Tribunale non è riuscito a individuare rilievi che potessero integrare gli estremi della prova contraria atta a superare quella presunzione di concorso paritario degli sciatori coinvolti nello scontro e di cui all’art. 19 della legge n.363/2003 secondo cui nel caso di scontro tra sciatori si presume, fino a prova contraria, che ciascuno di essi abbia concorso ugualmente a produrre gli eventuali danni. Segue la soccombenza dello snowboardista nei termini risarcitori calcolati di cui innanzi. Dunque in ragione del 50% di quanto richiesto dallo sciatore.
