October 30, 2023

SE CRITICO IL VETERINARIO RISCHIO LA DIFFAMAZIONE???

Mi spiego.


Non è infrequente che a seguito di una contestazione di una presunta e creduta malpratica veterinaria, il professionista risponda che provvederà a tutelare professionalità e reputazione in ogni sede. Se poi il cliente osasse finanche presentare un esposto all’Ordine di appartenenza del veterinario, non è altrettanto infrequente la minaccia di una querela per diffamazione nei confronti di colui che ha osato tanto.

Non vi è dubbio che oggi la soglia di attenzione verso la professione veterinaria si è alzata in modo importante proporzionalmente all’auamentata attenzione verso gli animali. Inevitabile l’aumento delle “liti” riconducibili ad un ritenuto errore del veterinario che, occorre dirlo con la massima chiarezza possibile, è oggi sempre più spesso destinatario, lui stesso, di inaccettabili e pericolosi (per chi li pone in essere) attacchi diffamatori soprattutto sui social.

Ciò premesso, che il cliente del veterinario “possa permettersi” di mettere in discussione l’operato del professionista in modo diretto o per mezzo di un legale non può essere messo in discussione. La prospettazione di agire legalmente è un fatto astrattamente privo di antigiuridicità costituendo esercizio di un diritto riconosciuto e tutelato dall’ordinamento (art. 24 Costituzione). Quanto all’eventuale esposto presentato all’Ordine dei Veterinari territorialmente competente, le conclusioni non sono diverse.

Con l’esposto il cliente esercita un legittimo diritto di critica (ex art. 21 Costituzione)  rappresentando le proprie ragioni -  pur nella convinzione, anche erronea, della loro fondatezza  - sollecitando  un controllo sulla eventuale violazione di regole deontologiche ascrivibili al veterinario. L’esercizio di tale diritto non oscura alcune precauzioni quali la verità di quanto espone e i toni utilizzati che, pur nella loro severità, non devono essere gravemente infamanti e gratuiti.

Concludo finanche precisando che se al termine del procedimento avanti l’Ordine i fatti esposti dovessero essere accertati, il cliente che ha trasmesso l’esposto può accedere agli atti (anche conoscendo la sanzione emessa) così da potere valutare la sussistenza dei presupposti per un’ azione nei confronti del veterinario.